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Nemo Agrigenti neque aetate tam adfecta neque viribus tam infirmis fuit qui non illa nocte eo nuntio excitatus surrexerit, telumque quod cuique fors offerebat arripuerit. Itaque brevi tempore ad fanum ex urbe tota concurritur. Horam amplius iam in demoliendo signo permulti homines moliebantur; illud interea nulla lababat ex parte, cum alii vectibus subiectis conarentur commovere, alii deligatum omnibus membris rapere ad se funibus. Ac repente Agrigentini concurrunt; fit magna lapidatio; dant sese in fugam istius praeclari imperatoris nocturni milites. Duo tamen sigilla perparvula tollunt, ne omnino inanes ad istum praedonem religionum revertantur. Numquam tam male est Siculis quin aliquid facete et commode dicant, velut in hac re aiebant in labores Herculis non minus hunc immanissimum verrem quam illum aprum Erymanthium referri oportere.

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Nessuno in Agrigentum era o così avanti negli anni, o giù di lì infermi in forza salire su quella notizia, in quella notte non c'era nessuno che non hanno, per cogliere qualunque arma possibilità messo nelle sue mani. Così in breve tempo al tempio da ogni parte della città. A abbattimento quella statua nel down del già più di un'ora; tempo ha dato alcun segno di essere parte di essa, con un po ', mettendo le leve stati messi giù, e altri, con i cavi legati a tutti i suoi arti, stavano cercando di tirare. E Agrigentini improvvisamente concorrono; Un grande lapidazione; si danno nella fuga dei soldati notturni di quel comandante illustre. Quei due piccole statue, svuotano loro di non tornare a quel ladro di tutti. Dico di più a lungo, e non sono mai stato così male con i siciliani, ma che qualcosa o, per così dire, in questo caso, hanno detto che Verres, che di uno dei cinghiali più crudele nelle fatiche di Ercole, il Erimanto questo avrebbe dovuto riferimento non meno.